giovedì 31 maggio 2012

canta che ti passa

E' come se si fosse sopra a un gigantesco ippopotamo che balla break dance. O come sopra a un budino. O sopra la crosticina della creme brulee, apparentemente solida, ma sai benissimo che non è così.
Ho dormito con il casco vicino al letto. La collega ha portato i pasticcini in ufficio, dice che dobbiamo cercare in ogni modo di stare su, di lavorare, di fare del nostro meglio. Ha ragione, è una questione di responsabilità, anche. Mi hanno chiesto di rimanere fino al 30, ho pensato che, se posso contribuire in qualche modo, questo è un modo utile.
Nel frattempo Bibi mi manda baci dal mare, dice che sta bene e che nuota con il nonno.
Basketman ostenta aplomb ingegneristico, fotografa mucche svizzere (ancora non mi è ben chiara la motivazione, ma tant'è) e mi chiama 800 volte al giorno.

Il cervello, in modalità tamarra e si autocanta è una tribù che balla.

sabato 26 maggio 2012

nelle ultime 48 ore

C'è stata la festa all'asilo di Bibi. Una festa solo per lei perchè dada Fede e dada Dori erano tristi e hanno deciso che tutta la sezione dei pesciolini e quella dei maggiolini dovevano fare una grande festa, e cantare e ballare e augurare un grosso in bocca al lupo a Bibi, che a settembre sarà in un nuovo asilo dove si parlerà solo francese.
C'è stato l'incontro con i genitori della sezione pesciolini, con il resoconto di fine anno, la consegna dei lavoretti, dei disegni, delle foto e dei video. Tutti mi hanno abbracciato e augurato cose bellissime, e ho pianto molto per molte cose insieme, anche per il fatto che non sono mai andata a un solo aperitivo organizzato dalle mamme, e magari uno sforzo lo potevo anche fare.
C'è stato il passaggio di consegne con la collega che prenderà il mio posto, al lavoro. Ho ammucchiato le mie cose in un cartone, e mi sono sentita tanto come quelli della Lehman Brothers quando li fotografavano uscire dagli uffici con in mano uno scatolone e i capelli in aria, dopo il crack finanziario.
C'è stata la transumanza, mia e di Bibi, al mare dai nonni. A metà strada mi sono ricordata che non avevo preso la mia valigia e sono tornata indietro, per poi nuovamente tuffarmi in autostrada.

Il cervello mi ha scritto una cartolina da Bahia, dice che sta bene e si sta bevendo una caiprinha alla mia salute. Io sono ufficialmente decerebrata e in letargo, per qualche giorno. Giusto il tempo di riprendermi un attimo.

giovedì 24 maggio 2012

perdo i pezzi

Ho dimenticato di mettere la sveglia.
Non so più dove siano i sandali nuovi di Bibi.
Mi sento come se fossi dentro a una lavatrice, con il massimo dei giri programmabili. Sento anche lo stesso rumore quando è in centrifuga, nel cervello.
Pensavo di avere il latte in frigo, e invece non c'era. Bibi è rimasta senza colazione.
Ho aperto un cassetto in cerca di qualcosa di mettibile per l'ufficio ma ho trovato un bikini; le maglie dove caspita le ho imbucate proprio non lo so più.
Ho una lista appesa al frigo del to do che è più lunga di Basketman.
Avrei voglia di andare in vacanza, di aperitivo con amiche, di appaltare mia figlia ai nonni per un we e di staccare quel po' di cervello che è rimasto collegato.

Ho deciso che chiamo Nonno Adri e Nonna Cicci. Santi nonni.

mercoledì 23 maggio 2012

a volte

Solo a volte, e oggi è uno di quei a volte, si avrebbe anche la necessità di fare esclusivamente la figlia. Di starsene rannicchiate sul divano di casa, con in giro una mamma, la tua mamma, che ti mette una coperta addosso. Per startene al caldo mentre ti addormenti. Mentre tutto ti sembra rassicurante e perfetto.
E invece sei lì ad imbufalirti contro la pioggia dirompente, la strada allagata, i rigagnoli d'acqua che scendono nello scantinato e tu che sei decisamente consapevole del fatto che non hai la forza, nè la voglia, di riportare tutti gli scatoloni che avevi accumulato nello scantinato, di nuovo in casa.

Tra terremoto, pioggia, allagamento, Bibi in preda ad attacchi di tristezza acuta per il peluche perso, a volte ho l'impressione di essere capitata in uno di quei film terrificanti con titolo terrificante. In questo caso potrebbe essere qualcosa tipo Maya alla riscossa.

martedì 22 maggio 2012

esercizi di tirannide

"Mami tu no lavolo, tu con me, io no vollio andale asilo" (trad: mamma non voglio che tu vada al lavoro, resta con me, perchè ho deciso insindacabilmente che oggi non adrò all'asilo)
"Bibi, lo sai che ognuno ha i propri compiti. Io vado al lavoro, tu vai all'asilo e quando ci rivediamo nel pomeriggio sarà bellissimo"
"Nà" (trad: non dire scemenze)
"Bibi, ma ci pensi che noia a stare tutto il giorno con la mamma? All'asilo giochi con i tuoi amici, fate i lavoretti con le tempere e la pasta, fate i disegni, ballate e cantante. Tantissime cose interessanti"
"Nà nà" (trad: stai esagerando con le scemenze)
"Bibi, il lavoro e l'asilo sono due concetti insindacabili, sui quali non si possono fare ragionamenti, li devi prendere come un dato di fatto, non ci possono essere compromessi. E' così e basta, e soprattutto non voglio sentire lamentele al riguardo. Non sono disposta a cedere su questi due punti. Te ne devi fare una ragione. E basta."
"Ba bene, ola andale azilo" (trad: mi hai convinta, ora sono pronta ad andare all'asilo)

Lo so che la diplomazia indurrebbe a mettersi a tavolino, discutere, esporre le proprie opinioni, capire le opinioni dell'altro, trovare un compromesso nel quale entrambi i soggetti si sentano soddisfatti e nel quale entrambi i soggetti abbiano raggiunto alcuni degli obiettivi prefissati; ma io non sono diplomatica e  la santa pazienza non mi appartiene. Riconosco anche che l'esercizio dello stato assoluto, in certi casi, sfocia in tirannide, ma non è che una mamma può farsi anche pippementali sui concetti di filosofia politica. C'è rischio di pazzia, poi. Più di quanta se ne rischia normalmente, dico.

lunedì 21 maggio 2012

disquisizioni e punti di vista

"Ommamma il terremoto !"
"Ma cosa dici, stai sognando"
"Noooooooooooooooooooooo, ti dico che trema tutto, dobbiamo uscire e in fretta"
"Tu sei stressata, hai i nervi a fior di pelle, questo trasloco ti sta provando psicologicamente"
"Ti ho detto che sta tremando il letto, non lo senti il rumore ?"
"No, cerca di dormire"

Ecco, se la casa fosse crollata io ero ancora lì a disquisire con Basketman.

venerdì 18 maggio 2012

almeno un po' di riconoscenza

Basketman, preso dalla saudade, è tornato per un fine settimana lungo. A dire la verità anche la sottoscritta era presa dalla saudade, solo che la mia educazione sentimentale spartana e anche un po' spigolosa, mi impediva di manifestarlo apertamente. Bibi mi sembrava l'unica superiore a tutto 'sto bailamme, logistico, oragnizzativo, familiare. Granitica e sicura di sè, superiore e un po' strafottente rispetto a tutti gli scatoloni e alle partenze. Come se, indirettamente, dicesse al mondo mettete pure in subbuglio tutto che tanto io basto a me stessa. Ma, allo stato dei fatti, anche lei cerca di darsi un tono pur provando qualcosa di diverso.
Ieri, appena l'ha visto, si è tuffata dallo scivolo, è caduta per il troppo impeto, si è sbucciata un ginocchio, non ha dato il minimo peso alla cosa, si è lanciata nelle braccia di Basketman, si è avvinghiata come l'edera, e mi ha detto tu ola via io 'to con papà mio mio (trad: evidentemente non ho più bisogno di te, è ritornato papà che è mio esclusivamente mio, solo mio, nel caso in cui avessi dei dubbi).

A questo punto la mente vacilla e ci si sente anche un attimo screditate dopo che per 10 giorni di fila una avrebbe anche gestito lavoro- casa- asilo- corse pazze per arrivare in orario dappertutto- spesa- cucinare- perdita del peluche preferito- lacrime- insonnia- parco- dialoghi assurdi con le altre mamme al suddetto parco- occhiaie - stanchezza. E la riconoscenza, dov'è ?

venerdì 11 maggio 2012

la bambola

"Mami, ma zei tutta 'capillata !" (trad: mamma ma sei tutta scarmigliata)
"Lo so Bibi, mi sono appena svegliata, sono sconvolta dalle punte dei piedi alle radici dei capelli"
"No puoi andale lavolo cozì" (trad: non puoi presentarti al lavoro in questo stato)
"Lo so, non preoccuparti, dopo un caffè e una doccia mi rimetto in sesto"
"Ba bene, pelò io aiuto te. Pettino tu con mio pettine e metto 'pille e fiocchi" (trad: va bene, ma visto che non mi fido molto delle tue capacità di rimessa in sesto, ti aiuto, ti pettino e ti metto spille e fiocchi)
"Uhm, Bibi, non voglio mettermi spille e fiocchi, non sono una bambola"
"Sì, tu mia bambola e tu mia mamma"

L'effetto è quello cantato dalla Patty nazionale, tu mi butti giù come fossi una bambola.

giovedì 10 maggio 2012

hable con ella

"Mami, palliamo ?" (trad: mamma ti va di intavolare una interessante discussione con me ?)
"Va bene Bibi, di cosa vuoi parlare ?"
"Io cacca dula" (trad: ho evidenti problemi di stitichezza)

La condivisione totaleglobale delle problematiche di una duenne pensavo fosse più semplice. Anche perchè chi caspita glielo dice, adesso, che quella è una questione alla quale neppure io ho trovato risposte.

mercoledì 9 maggio 2012

lo spirito ecologista e altre cose a me sconosciute

"Ciao !"
"Ei ciao, che bella voce pimpante. Stai bene ?"
"Sì, tutto a posto. La casa è grande, moderna, essenziale, parquet chiaro, un camino, un grande terrazzo. Bella"
"Uhm"
"Che c'è, non sei contenta ?"
"Sì, sì. Ma non so se è colpa di saturno contro o cosa, ma sento che c'è qualcosa che non quadra"
"Mannò, ti assicuro che va tutto bene. Ho conosciuto i vicini nel seminterrato, durante la riunione per l'assegnazione delle giornate della lavatrice, mi sono sembrati simpatici"
"La riunione della lavatrice ?"
"Sì, invece di inquinare e sprecare energie c'è una lavatrice in comune per tutto il palazzo. Ci sono turni di mezza giornata, nelle quali ognuno si gestisce il lavaggio e l'asciugatura"
"Non capisco"
"Sì, nel seminterrato c'è la lavatrice in comune, gli stendini in comune, la lavasciuga in comune. Infili la chiavetta del tuo appartamento e i costi dell'elettricità sono addebitati al tuo appartamento. Così non ci sono sprechi nè inuti elettrodomestici in casa"
"Ah"
"Ma che hai fatto ?"
"No è che la mente vacilla al pensiero di stendere le mie cose insieme alle cose di altri, e se poi mi sbaglio e prendo le cose della vicina? Precisi come sono mi corcano sicuramente, oltre al fatto che far vedere a tutto il vicinato il mio parco biancheria da falò non è che mi entusiasmi molto"
"Mavalà, ma cosa vuoi che interessi ai vicini del tuo parco biancheria intima. Non siamo in Italia, qui pensano alle cose serie. E poi, la condivisione di spazi comporta grande rispetto e attenzione per le cose altrui. E' un esercizio continuo del concetto democratico di bene comune"
"Non sono pronta"
"A cosa scusa ?"
"A tu che mi elabori concetti di bene comune e democrazia, quando fino a ieri ti ho solo sentito parlare di chimica e altre robe astruse ingegneristiche"
"Hehehhe, vedi come fa bene cambiare aria ? Ah, un'altra cosa, qui ci sono bellissime piste ciclabili, tutti si spostano in bici, ci sono molte salite ma è divertente e fa bene allo spirito. Ti ho preso una bellissima bici con i cambi, ora devo montare il seggiolino, quando arrivi la trovi pronta. Ah, ultima cosa, qui fanno una raccolta differenziata molto avanzata: i sacchetti per la spazzatura si devono comprare ed hanno dei contrassegni per il controllo. Se sbagli paghi una multa, anche se produci troppa immondizia."

Non so com'è ma mi è venuta l'ansia da prestazione ecologista, da lavatrice, da salita e da produzione eccessiva di immondizia. Il mio dna italico e provinciale si rende conto che di fronte a certe prove farà la figura del sottosviluppato, no way.

lunedì 7 maggio 2012

la modalità vitruviana

H 21.00
"Bibi è ora di andare a dormire"
"Nà" (trad: non ci penso neppure)
"Bibi, non voglio storie"
"Fazziamo patto? Ziochiamo coi leghi e poi dolmile plomesso" (trad: facciamo un patto, finisco tranquillamente di giocare con le costruzioni e poi vado a dormire. Te lo prometto)
"Uffffffffffff"
"Mami no 'fiare come gatti. Ba bene? Plomesso io" (trad: mamma non soffiare come i gatti. Ti ho fatto una promessa. Va bene?)
"Va bene"

H 21.30
"Bibiiiiiiiiiiiiiiii, hai finito ?"
"Sì, ola io dolmile, plomesso io" (trad: sì e adesso vado a dormire come promesso)
"Brava, la mamma è molto contenta"

H 22.00
"Mami, posso dolmile nel letto glande con te?" (trad: mamma, mi posso intrufolare nel tuo letto ?)
"No. Dormi !"

H 23.30
"Mami, posso dolmile nel letto glande con te?" (trad: mamma, mi posso intrufolare nel tuo letto ?)
"No. Dormi !"

H 1.00
"Mami, posso dolmile nel letto glande con te?" (trad: mamma, mi posso intrufolare nel tuo letto ?)
"No. Dormi !"

H 2.15
"Mami, posso dolmile nel letto glande con te?" (trad: mamma, mi posso intrufolare nel tuo letto ?)
"Va bene. Ma adesso dormi, non voglio più sentire chiamarmi e voglio vederti con gli occhi chiusi, serrati. Hai capito ?!!!!!!!!!!!!!"
"Ba bene" (trad: ovvio, adesso che ho raggiunto il mio scopo dormo, non ti preoccupare)

Tre minuti dopo era beatamente addormentata in modalità vitruviana: braccia e gambe spalancate. Talmente spalancate che io ho dovuto trasferirmi nel suo lettino. Ma si può ?! Sono molto preoccupata per la mia sopravvivenza.

venerdì 4 maggio 2012

ammissioni

Posso anche fingere di essere wonder woman, catwoman, eva kant, lady oscar, in certi casi anche valentina.
Ma allo stato dei fatti, onestà per onestà, sono come la Pimpa perdipiù senza pois rossi, persi chissà dove. Forse imbucati in qualche scatolone.

giovedì 3 maggio 2012

l'insostenibile leggerezza dell'essere

"Ma quando parti ?"
"Boh, tra sabato e martedì"
"Non riesci ad essere un minimo più preciso ?"
"No, ma non ti preoccupare che due mesi passano in fretta e comunque al massimo tra tre settimane mi fermo per we lungo"
"Sì, ok ok. Non vorrei ferire il tuo ego, ma ehm, non sono preoccupata per quello. So che sopravviveremo, anzi guardo a questi due mesi come una specie di vacanza l'uno dall'altro, un pò di sano individualismo ci farà bene. Io vado ai concerti jazz senza sentirmi in colpa che ti venga la bolla al naso, esco con le mie amiche, un pò di mare, finisco di fare gli ultimi scatoloni. Insomma mi organizzo."
"Mi devo preoccupare ?"
"Solo se non mi dici esattamente il giorno in cui parti, altrimenti non riesco a organizzare tutto il lava&stira. Allo stato attuale languono nel cestone 21 magliette e 32 camicie, tu capisci che questo è da annoverare come una delle 12 fatiche di Ercole ?"
"Ah, beh, ma scusa perchè tu non riesci mai ad organizzarti per tempo e fai sempre tutto all'ultimo ?"
"Perchè non sono ing., non sono pratica, sono incapace di organizzarmi e mi romperei anche molto i maroni a stirare quindi procastino all'infinito, potendo"
"Va bene, mal che vada mi ritaglio magliette di carta"

Il bello di essere sposata con un asceta di indole mite e dotato anche di moltissima santa pazienza è che, anche di fronte ai miei deliri organizzativi, è convinto che io ce la possa fare. In effetti la lavanderia di fianco a casa farebbe un fantastico 3X2, quasi quasi ne approfitto. Ercole era un eroe, io vivo nel post-moderno notoriamente privo di eroi e compagnia bella.