venerdì 18 maggio 2012

almeno un po' di riconoscenza

Basketman, preso dalla saudade, è tornato per un fine settimana lungo. A dire la verità anche la sottoscritta era presa dalla saudade, solo che la mia educazione sentimentale spartana e anche un po' spigolosa, mi impediva di manifestarlo apertamente. Bibi mi sembrava l'unica superiore a tutto 'sto bailamme, logistico, oragnizzativo, familiare. Granitica e sicura di sè, superiore e un po' strafottente rispetto a tutti gli scatoloni e alle partenze. Come se, indirettamente, dicesse al mondo mettete pure in subbuglio tutto che tanto io basto a me stessa. Ma, allo stato dei fatti, anche lei cerca di darsi un tono pur provando qualcosa di diverso.
Ieri, appena l'ha visto, si è tuffata dallo scivolo, è caduta per il troppo impeto, si è sbucciata un ginocchio, non ha dato il minimo peso alla cosa, si è lanciata nelle braccia di Basketman, si è avvinghiata come l'edera, e mi ha detto tu ola via io 'to con papà mio mio (trad: evidentemente non ho più bisogno di te, è ritornato papà che è mio esclusivamente mio, solo mio, nel caso in cui avessi dei dubbi).

A questo punto la mente vacilla e ci si sente anche un attimo screditate dopo che per 10 giorni di fila una avrebbe anche gestito lavoro- casa- asilo- corse pazze per arrivare in orario dappertutto- spesa- cucinare- perdita del peluche preferito- lacrime- insonnia- parco- dialoghi assurdi con le altre mamme al suddetto parco- occhiaie - stanchezza. E la riconoscenza, dov'è ?

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