giovedì 5 aprile 2012

alibi tipicamente femminili

Occhei, no panic, ti dici. Anche se ti svegli e attorno vedi solo scatoloni e una casa che sta vivendo di vita propria, come se fosse parallela alla tua.
Occhei, bevi il caffè, a mente lucida tutto sembra meno disastroso, ti dici. Anche se non ti ricordi dove hai messo gli ultimi paia di jeans puliti, e c'è il cesto della biancheria da lavare che sembra il drago della Bella Addormentata che ruggisce malefico.
Occhei, devo elaborare un metodo scientifico per inscatolare tutta 'sta roba, ti dici. Anche se hai ben presente che una come te, relazionata alla parola scientifica, prova odio alla Trilly e Wendy.
Occhei, può essere una buona occasione per buttare via tutto il superfluo e le cose che non metti più da anni, ti dici. Anche se sai già a priori che le tue felpe del liceo rientrano nella categoria ricordi, e quelli mica si possono buttare.
Occhei, Basketman avrà sicuramente un bagaglio leggerissimo, che lui è asceta e vive di poche cose. Per cui lo spazio che non occupa lui lo posso occupare io, ti dici. E quindi non butto via niente e porto tutto con me.

Finalmente il cervello ha trovato pace, che tanto è risaputo che tutti gli oggetti femminili sono essenziali e indispensabili, mentre quelli maschili sono decisamente marginali e superflui, ma dovevo pur sempre trovare un alibi per la coscienza.

1 commento:

  1. Io avevo 11 anni quando partii dalla Francia , e non volevo venire in Italia.
    Venuta in Italia , tragedia a scuola , con il vicinato etc etc!!
    Subito papà prepara il percorso a ritroso , ma è incappato nelle truffe all'italiana (aveva dimenticato), perciò oggi a 58 anni sono qui , ancora nostalgica dlle France! tranquilla vedrai come tutto è più "pulito" anche e soprattutto per Bibì .Luciana

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